IL PROLUNGAMENTO DELLA LINEA T1 DA ALBINO A VERTOVA

A maggio 2016 è stata firmata una lettera d’intenti per promuovere lo sviluppo della linea tranviaria T1 da Albino a Vertova, aggiornando lo studio di fattibilità già promosso da TEB nel 2003.

Il documento è stato condiviso e siglato dai rappresentanti di TEB, della Comunità Montana della Valle Seriana, della Provincia di Bergamo, dai Sindaci dei comuni di Albino, Gazzaniga, Fiorano al Serio e Vertova.
La Comunità Montana della Valle Seriana ha stanziato 35 mila euro per l’aggiornamento, a cura di TEB, dello studio ritenendo lo sviluppo dell’infrastruttura fondamentale per il benessere economico e sociale della Valle. Allo studio hanno partecipato anche la Provincia di Bergamo e il Comune di Vertova stanziando € 5.000 cadauno e la partecipazione di PromoSerio e Rotary Club Città di Clusone.

I Comuni di Albino, Gazzaniga, Fiorano al Serio e Vertova, territorialmente interessati dallo sviluppo della linea tranviaria, si impegnano a conservare la possibilità di uso del sedime e ad integrare la nuova previsione nella propria strumentazione urbanistica.
La Provincia di Bergamo, infine, impegnata nella revisione del proprio Piano Territoriale di Coordinamento, riconosce l’estensione della linea T1 come un’opera strategica del territorio.

Durante il mese di giugno 2017 è stato presentato un documento di sintesi sulla metodologia progettuale che il gruppo “Trampiù”, composto da professionisti del settore incaricati da TEB, utilizzerà per predisporre lo “Studio sulle esternalità territoriali generate dal prolungamento della tramvia”.
Questo primo documento indica infatti le principali attività di studio – infrastrutturali, urbanistiche, socio-economiche, energetiche e di pianificazione – necessarie per prospettare con indicatori qualitativi e quantitativi il “valore” delle trasformazioni e dei processi che la tramvia può generare sul territorio.

presentazione studio sulle esternalità territoriali linea T1 da Albino a Vertova_28-11-2017Il 28 novembre 2017 si è svolta presso la sala Consiliare del Municipio di Albino, la presentazione dello “Studio sulle esternalità territoriali generate dall’ipotesi di prolungamento della linea tramviaria T1 da Albino a Vertova”, realizzato per TEB dal gruppo “Trampiù”.

Lo studio è stato realizzato secondo un modello che combina quattro ambiti di valutazione: l’analisi dei vantaggi economici finanziari, la prospettiva dei benefici generati dagli stakeholder del territorio (amministratori, operatori economici, associazioni, imprenditori e investitori, cittadini e turisti, studenti e pendolari), la soddisfazione dei cittadini, futuri utilizzatori del servizio e, infine, il consolidamento e la crescita della rete territoriale.

In particolare dallo studio emerge che il prolungamento della linea T1 fino a Vertova contribuisce allo sviluppo del territorio grazie alla facilità di accesso agli altri servizi di trasporto (l’intermodalità con il trasporto pubblico urbano, extraurbano, ferroviario e aeroportuale di collegamento a Bergamo); alla riduzione dei tempi di spostamento della mobilità su rotaia (stimata tra il 30% e il 50%), puntualità e affidabilità sono valori qualitativi intrinsechi al servizio su ferro; al riconoscimento della Valle come una “Città Lineare” da Bergamo fino a Vertova, un sistema urbano unitario, connesso e integrato.
Tutti fattori che contribuiscono al miglioramento della qualità del territorio attraversato dal tram, determinando un impatto di rigenerazione urbana che può modificare in maniera permanente la qualità del territorio, dell’ambiente urbano e la vita delle persone che ci vivono.

Favorito anche lo sviluppo del mercato immobiliare (si stima un aumento del valore degli immobili fra il 10% ed il 25%); dell’attrattività turistica (l’incremento delle strutture ricettive, già largamente diffuse lungo la linea esistente, può aumentare tra il 20% e il 40%); e il mantenimento delle attività produttive esistenti, agevolando inoltre l’insediamento di quelle terziarie (+ 40% di esercizi commerciali a distanza pedonale dalle fermate), di servizio e dell’industria 4.0, soprattutto nelle aree dismesse presenti lungo il tracciato.

L’estensione del tram è anche una straordinaria occasione per potenziare l’accesso ai servizi già largamente diffusi sul territorio (piste ciclopedonali, impianti sportivi, biblioteche, strutture sanitarie, parcheggi d’interscambio, scuole, edifici religiosi), spesso già comuni tra gli Enti ma in futuro ancora più condivisibili e accessibili grazie all’infrastruttura tramviaria.

L’aumento delle convenzioni tra le Amministrazioni, la pianificazione condivisa – la Valle come unica forma urbana – e lo sviluppo di nuove modalità comuni di governance del territorio, sono al centro del processo di rigenerazione e valorizzazione del territorio.

Il progetto di estensione della tratta, oltre che motore di sviluppo locale, può anche contribuire alla realizzazione di moderne iniziative di mobilità, di valorizzazione del patrimonio culturale e d’innovazione, finanziate dai fondi comunitari: una “Smart Land” dove TEB e le Amministrazioni possono diventare soggetti aggregatori e promotori di uno sviluppo eco-sostenibile del territorio.

L’indagine evidenzia inoltre come la riconfigurazione degli spazi pubblici (parchi, giardini, piste ciclabili) attorno alle fermate (micro-hub intermodali), consenta di ridefinire la tramvia come una risorsa, un polo multifunzionale vissuto, qualificando questi spazi come luoghi sicuri e appetibili.

Infine, tra le ipotesi di valorizzazione economica, lo studio valuta l’ipotesi che la linea tramviaria diventi anche un’opportunità per promuovere nuovi modi di produrre e fornire energia: le stazioni del tram possono potenzialmente trasformarsi in micro impianti energetici, grazie alla diffusa presenza di biomasse. L’energia così prodotta, oltre ad essere utilizzata per la rete elettrica dell’infrastruttura, sarebbe distribuita al territorio, integrata con gli impianti fotovoltaici pubblici e privati lungo la linea e utilizzata per punti di ricarica di stazioni di bike sharing e car sharing alle fermate del tram.

Consulta lo studio sulle esternalità territoriali generate dall'ipotesi di prolungamento della linea tramviaria da Albino a Vertova:

- studio completo

ALLEGATI

- la linea T1 - Il territorio-l’abitato e le isocrone

- il sistema della residenza – La densità

- il sistema della residenza – I centri storici

- i servizi del territorio

- i servizi a scala sovralocale

- il sistema della produzione

- il sistema del commercio

- aree di interesse storico, paesaggistico, naturalistico e turistico

- ambiti di trasformazione e aree di rigenerazione urbana

- il dialogo con il territorio – Le sollecitazioni

- il dialogo con il territorio – Gli incontri e le interviste

- tessere demografiche

- sintesi