La chiesa di San Fermo è inserita all’interno di un complesso monastico che comprende anche un piccolo chiostro e una corte rustica. L’epoca in cui fu edificata la chiesa è incerta, come resta nella leggenda il ritrovamento delle reliquie dei Santi. Sempre la leggenda vuole che la chiesa sia stata eretta sulle rovine del tempio romano dedicato alla dea Pale. La prima citazione del monastero benedettino femminile S. Fermo “in campis” è contenuta nella bolla di Papa Anastasio IV del 19 marzo 1154. La chiesa ha una semplice facciata a capanna, mentre all’interno, sulla destra, vi è l’arca con i corpi dei santi martiri Fermo, Rustico e Procolo.
Le reliquie dei santi furono traslate nel 1575 nel Duomo di Città Alta per volere di S. Carlo Borromeo, per cui l’arca è attualmente vuota. Sulla parete sovrastante l’arca si può ammirare un affresco raffigurante il ritrovamento dei sacri corpi. Dietro all’altare vi è il quadro dei santi martiri Fermo, Rustico e Procolo. Sullo sfondo una rappresentazione della Bergamo d’epoca. Soppresso in età napoleonica, il monastero tornò attivo con decreto del 04/11/1824 e lo è tuttora come comunità di fede.
Bibliografia: IBCAA Comune di Bergamo; Lombardia Beni Culturali