Verso la fine del 1934, il cav. Francesco Moscheni decise di far erigere a proprie spese un "grandioso fabbricato” da adibire a sede dell’Opera Nazionale Balilla e di opere assistenziali.
Del progetto fu incaricato lo studio dell’ing. Luigi Bergonzo di Bergamo.
I lavori presero avvio nel giugno 1935 e l’inaugurazione avvenne il 17 maggio 1936.
Il complesso era stato progettato per ospitare, in epoca fascista, la Gioventù Italiana del Littorio e pertanto prevedeva spazi per il teatro, il cinema e le adunanze, oltre a locali per l’assistenza.
Successivamente prevalse l’uso esclusivo a sala per rappresentazioni cinematografiche e teatrali.
Dopo anni di abbandono, nel 2005 venne affidato a Gritti Architetti un piano di intervento volto a riconfigurare il centro civico di Nembro. Il Modernissimo è stato così recuperato come spazio pubblico adattabile a eventi teatrali, musicali e cinematografici.
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