Progettata da Marcello Piacentini come torre civica dedicata alla Vittoria, diviene monumento commemorativo ai caduti della prima guerra mondiale, inaugurato il 27/10/1924 alla presenza di Benito Mussolini. All'esterno vi è un orologio attorniato da quattro mascheroni raffiguranti i venti. Più in basso, una statua in bronzo dell'Italia vittoriosa, sotto la quale dei putti reggono lo stemma della città, affiancati dai ritratti dell'ammiraglio P. T. de Revel e del generale A. Diaz.
Le campane originali del 1923, sequestrate dal governo nel 1941, vengono sostituite nel 1948. Al primo piano vi è il sacrario della prima guerra mondiale: i nomi dei morti sono incisi in oro sulle pareti.
Al centro della stanza si trova il busto in memoria di A. Locatelli. Salendo ai cinque piani superiori un percorso espositivo narra l'evoluzione del centro cittadino ove sorge la Torre: da luogo di svolgimento della Fiera annuale di S. Alessandro a moderno centro amministrativo e commerciale. Nel corso del ‘900 la Torre costituisce, con Porta Nuova, uno dei punti di riferimento per manifestazioni e cerimonie politiche, militari e sindacali, a conferma della centralità nel panorama urbano dell'area in cui sorge e del forte valore simbolico che le è connesso.
Tratto da: Fondazione Bergamo nella Storia