Un monumento donato alla città da Giacomo Manzù, il maggior scultore contemporaneo bergamasco, in memoria dei suoi genitori e di tutti gli eroi della Resistenza.
Giacomo Manzù, invitato a Bergamo nel 1974 dall’allora sindaco Giacomo Pezzotta e dell’avvocato Eugenio Bruni, eroe partigiano, per ricevere una targa d’oro, ricambiò l’onore regalando alla città un monumento per commemorare la Resistenza.
Il 25 aprile del 1977, in Piazza Giacomo Matteotti a Bergamo apparve una parete in bronzo dove è appeso a testa in giù un partigiano.
Fermati a osservare il retro della parete, dov’è incisa la dedica dell’artista, il lascito antifascista ai posteri: “Partigiano ti ho visto appeso immobile. Solo i capelli si muovevano leggermente sulla tua fronte. Era l’aria della sera che sottilmente strisciava nel silenzio e ti accarezzava, come avrei voluto fare io – Giacomo Manzù, 25 aprile 1977”.