Questo luogo costituisce per un lungo periodo l'ingresso principale alla zona di Bergamo dedita al commercio e agli affari. Ancora oggi, rappresenta lo snodo principale attorno al quale si estendono i principali assi viari e monumentali di Città Bassa.
Nel 1837, il vecchio portello incastonato nelle Muraine, poderose fortificazioni del Quattrocento che circondavano i colli e scendevano fino alla Città Bassa e ai borghi, viene sostituito da un cancello di ferro che apre una breccia nella cinta muraria: è la Porta Nuova.
La strada ferdinandea, inaugurata nel 1838 in occasione della visita dell'imperatore d'Austria Ferdinando I, attualmente prende il nome di Viale Vittorio Emanuele e, insieme a Viale Roma e Viale Papa Giovanni, costituisce l’asse che da Città Bassa conduce fino a Città Alta. In origine sorgeva in mezzo alla campagna, ma in breve tempo diviene un asse cittadino tra i più rilevanti, lungo il quale nascono affascinanti palazzi pubblici e privati. Attorno a questa strada e alla Porta si sviluppa la città moderna dalla bellezza sospesa, industriosa, legata ai ritmi del lavoro, dello shopping e della vita di tutti i giorni.
Da Porta Nuova si gode la migliore veduta del borgo costruito sul colle di Città Alta. Il profilo di palazzi, campanili, torri, cupole e mura si rivela in tutta la sua ricchezza e armonia.
Le costruzioni gemelle dallo stile classico che dominano Porta Nuova da entrambi i lati sono chiamate propilei, ovvero “ciò che sta davanti al cancello”. Fino al 1901, infatti, erano sede della guardia del dazio che controllava l’ingresso delle merci in città: qui un cancello di ferro bloccava la strada. Chi entrava in città doveva quindi pagare la tassa sulle merci, come avviene in una dogana odierna.